abcdef |
|
| mamma mia da quanto non si scrivi più su questa discussione... aggiorno copiandovi l'ultimo testo che ho scritto. Buona lettura...
"Il lampione sventola, la falce della morte del macabro uomo dal cappuccio inquietante si approssima inesorabilmente scandendo il tempo dallo sventolio confuso di quel flash lontano."
<<e' Buio, certo>>,scale immobili. Perchè associarle a fottute scale mobili. Ora sono semplici scale, anzi no, penso che siano mobili. Che bell'arredamento signore, lo capisco dal battito del cuore anche se ne basterebbe assaggiar l'odore. Sento che la notte è giovane ma son sicuro che è vecchia l'illusione. <<scendi le scale, corri o sentirai i passi lontani delle foglie che come un assassino si avvicinano al bottino del vicino.>> Ed ecco il grido che non vorrei sentire. <<spatapam, lo sento chiaramente>>disse il cappellaio tra la poca gente e elvis avvolgendo il pavimento intorno a se, senza che ne sapessi niente trovò quasi serenità latente.
Piove, alzo gli occhi al cielo, vorrei un telo. <<salute>>, <<grazie>> disse il cielo. Io sento freddo, e tu? Riesco a toccare il vuoto al solo pensiero che nulla è mai stato così vuoto. Degli uomini sono imprigionati nel negozio, i loro occhi cercano il mio perdono, sento freddo, e tu? Solo un ascensore per ritornare alle prove, voglio tornare quell' attore che impara a memoria il copione. Sento che la follia mi indica la via, credo che la sinistra sia qui per scelta mia. Allora distruggo gli specchi della mente che mi mentono spudoratamente. E' ora di svegliarsi dal prematuro letargo, supera il conflitto con l'altro, non evitare lo sguardo. Lui conosce le tue paure, non ci son cure se non sai rispondere alle paure.
|
| |