| Non so se vi ricordate, ma un mese fa un liceale si è tolto la vita impiccandosi a causa delle prese in giro subite a scuola. Noi non abbiamo pubblicato un articolo proprio in quei giorni, come invece fan tutti, ma abbiamo deciso di attendere, proprio per ricordare questo giovane quando tutti se ne sono già dimenticati. Il suo gesto non può e non deve lasciarci indifferenti. Per questo abbiamo deciso di pubblicare oggi un articolo di giornale scritto da gr33ngirl.
Lei, che tra l'altro è stata una delle prime persone a registrarsi a Skuola.net, si è sentita direttamente colpita da questa tragedia, visto che conosceva, seppur di vista, lo sfortunato giovane. Tanto da aprire un post sul forum, per condividere con tutta la community il suo stupore.
Ecco quindi l'articolo, leggetelo, ne vale la pena: La madre: “La scuola mi dovrà rendere conto di quello che è successo a mio figlio” E’ successo ad Ischia, dove il ragazzo è stato trovato senza vita dalla madre in un appezzamento di terra vicino casa. La donna nel vano tentativo di salvarlo ha reciso con un paio di forbici la fune ed ha adagiato il corpo in posizione semiseduta, ma senza risultato. Il giovane era morto già da un paio d’ore. Un gesto estremo, la cui causa erano le prese in giro da parte dei compagni.
Il ragazzo, che frequentava il V ginnasio del Liceo Classico di Ischia, veniva chiamato secchione molto spesso e quindi era molto isolato dal gruppo classe, che lo ignorava del tutto. Quel mercoledì, a scuola c’erano le rappresentazioni dei rappresentati di classe dove l’adolescente si era candidato senza però ricevere alcun voto. Questo forse è stato l’ultima goccia che ha fatto traboccare l’animo di questo ragazzo così semplice e sensibile, che faceva solo il proprio dovere di studente. Su uno dei bigliettini, è stata trovata una frase ingiuriosa nei confronti del ragazzo. D.G. (così il nome del ragazzo) si era anche lamentato con la madre del cattivo risultato delle elezioni: la madre aveva tentato di consolarlo, dicendo fra l’altro che sarebbe andata a parlarne con i professori; lui però, aveva chiesto che non intervenisse in questa faccenda. I genitori di D.G. sono separati e il padre vive a Roma, per questo il ragazzo non lo vedeva da due anni.
Un altro motivo è il fatto che lo studente entrasse sempre anche nei giorni di sciopero suscitando così l’indignazione dei compagni. I professori sono esterrefatti da questo tragico avvenimento: la preside Franca Di Meglio racconta: “L’anno scorso è stato promosso con la media del 9,5. quel ragazzo ha fatto cose meravigliose, era una perla. Aveva occhi pensosi…” aggiunge anche “Ho conosciuto i ragazzi di quella classe l’anno scorso e né io, né i miei colleghi abbiamo avuto sentore che il ragazzo fosse schernito dai compagni di classe.”
Il corpo del ragazzo è stato trasportato a Napoli per un’accurata autopsia e, una volta tornato sull’isola è stata data sepoltura al corpo. Una sepoltura scarna e discreta, senza fronzoli e funzioni liturgiche come stabilito dalla madre del giovane.
Ora tre compagni di classe del quattordicenne sono indagati e successivamente si procederà ad una perizia calligrafica. Questa scuola non è la prima volta che affronta una situazione del genere: già nel 1999 due ragazze di 19 e 17 anni, si erano suicidate, buttandosi in un burrone, a causa della mancata promozione; nel 1994 lo stesso gesto l’ha compiuto un ragazzo di 17 anni.
Dal gesto di questo ragazzo si evidenzia la società in cui viviamo: una società fatta di stereotipi e dove il bravo studente diventa la pecora nera solo perché magari non veste con abiti firmati o non fuma e non si droga o magari perché gli piace solo studiare. Che la morte di questo ragazzo sia d’esempio per tutti i giovani di oggi, che prendono in giro le persone con cattiveria non sapendo quanto in realtà siano sensibili.
|