| New York... anni 60... Finalmente l'arte è un qualcosa per tutti diventa PoP (Popoular). 1342 Lexington Avenue esiste un posto magico chiamato Factory. Qui ognuno può diventare famoso per 15 minuti....dimostrare chi è e quello che sente dentro. La Factory diventa il rifugio della creatura oppressa dalla mercificazione dell'uomo moderno. Il fondatore della Factory, Andy Warhol, è un uomo, un soggetto particolare, scomodo, sovversivo. Egli riesce a far diventare il consumo la sua più grande fonte di guadagno. Andy Warhol è l'inventore delle buisiness art....Se la vita umana è merce anche l'opera d'arte che è un prodotto umano si trasforma in merce. Nei suoi lavori e nei suoi scritti Warhol sottopone la cultura di massa e i prodotti del consumismo alla lama graffiante della sua ironia, ma il suo stile di vita e la scelta stessa delle tecniche nel suo fare arte ( blotted line, serigrafia, fotoserigrafìa, e la ricchissima produzione grafica ) sembrano deporre piuttosto a favore di un suo farsi interprete di quel mondo e di quella civiltà che gli hanno dato il successo, il denaro, una fama mondiale. La Pop Art prende i propri soggetti dall’universo del quotidiano e fonda la propria anima sul fatto che quei soggetti sono per tutti assolutamente noti e riconoscibili. "Quel che c'è di veramente grande in questo paese è che l'America ha dato il via al costume per cui il consumatore più ricco compra essenzialmente le stesse cose del più povero. Mentre guardi alla televisione la pubblicità della Coca-Cola, sai che anche il Presidente beve Coca-Cola, Liz Taylor beve Coca-Cola, e anche tu puoi berla. Una Coca è una Coca, e nessuna somma di denaro può procurarti una Coca migliore di quella che beve il barbone all'angolo della strada. Tutte le Coche sono uguali e tutte le Coche sono buone. Liz Taylor lo sa, lo sa il Presidente, lo sa il barbone e lo sai anche tu." Andy Warhol
Ecco queste poche righe parlano della mia passione I pazzi anni 60, il sogno americano, la musica psichedelica, fermenti e innovazioni.......Ho sempre creduto che l'America degli anni 60 potesse paragonarsi per certi versi a Parigi, città culla di ogni avanguardia e rivoluzione... Quest'estate visitando New York ho potuto assaporare quel poco che rimane dei movimenti sotterranei.C'è un quartiere Il Greenwich Village in cui esistono proprio una sorta di caffè letterari dove i giovani si incontrano e iniziano a parlare delle loro passioni....Hanno tutti un blocco in mano, dei moleskine dove prendono i loro appunti, fanno schizzi scrivono quello che pensano e che sentono. Ecco questo post nasce un pò con lo stesso significato, ovvero avere uno spazio in cui poter parlare delle vostre passioni che riguardano l'arte o qualsiasi altro genere di cosa che rende la vostra vita speciale....per condividere scoprire conoscere... Jul
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