| VOCABOLARIO DI PERUGINO BASICO Il perugino è un vernacolo parlato in una zona limitata ad est del Tevere, ad ovest dal torrente Caina, a sud dal fiume Nestore. Per rendere comprensibile ai più un linguaggio che a volte può risultare ermetico ecco una piccola garzantina di vocaboli "col donca". (in ordine alfabetico)
- Appiccià: accendere. - Ar ...: è un prefisso che posto davanti a un verbo dà l'idea di un azione ripetuta: ardire=ridire; arvenire=rivenire, ecc - Arbeccà: Tornarsene a casa mestamente. Quando qualcuno dice "Oh, è tardi raga', io arbecco" di solito pure tutti gli altri si ritirano. - Arcacciare: vomitare. "N' vedi che stò arcaccià? Piame n'fazzoletto!" - Arcoglie’: raccogliere - Arloca' : mettere in ordine, dedicarsi alle faccende domestiche - Arlotto: sospiro emesso tramite un rumore sordo e cupo, in parole povere un rutto - Arogare: ringhiare sordo di colui/colei a cui girano parecchio - Billo: Fabiano Reffe - Boccatone: schiaffo non morale e decisamente doloroso - Bregno: in senso figurato è la smorfia facciale conseguente a una grossa delusione - Bubblare: soffrire un freddo siberiano. "Alza sti termosifoni, che sto a bubblà!" - Bulo: aggettivo intraducibile, può avere svariati significati, il più utile è quando ti disimpegna da conversazioni rischiose del tipo: “Che ne pensi del mio quadro?” “Bulo” - Cannella: rubinetto o fontanella dalla quale abbeverarsi - Carcare (la botta): uso e abuso di paradisi artificiali. - Chioppo: caduta rovinosa per terra che spesso suscita ilarità nel prossimo. "Ier l'altro ho fatto n'chioppo. Me so scorticato tutto." - Ciampichetta, cianchetta: vile sgambetto - Cinino: piccino, di ridotte dimensioni sia in senso letterato che figurato; in quest'ultimo caso può avere una valenza compassionevole e/o ipocrita che trascende l'aspetto fisico: "L' hanno potato a scola, cinino." - Cioccare: sgamare, cogliere qualcuno con le mani nella marmellata. "M'hanno cioccato, sbirri de merda!" - Ciucco: individuo decisamente alticcio che barcolla e molto probabilmente molla - Corcare: pestare a sangue. "Se nne stè zitto te corco de mazzate!" - Cortello: coltello - Diobò: imprecazione semiblasfema, non a rischio scomunica - Dua: dove. Viene usato soprattutto in una proposizione interrogativa: "Dua se' stato?" - Fava: membro maschile - Fraido: marcio, faisandè. Ci si può riferire con tale epiteto pure a un essere umano - Frego/a: ragazzo/a - Giarda (avere la): aver varcato le porte della percezione. "C'ho na giarda che n'me reggo" - Giardone: Malrovescio a mano aperta dalle notevoli conseguenze - Guasto: cool; è in netta ascesa e sta insidiando "bulo". - Gire: Andare. "Dove gimo stasera?" - Loffa: peto silenzioso e fetente, mollato a tradimento. - Madosca: esclamazione di stupore, spesso accompagnata da attributi suini. - Marano: generalmente magrebino che spaccia indisturbato per le scale del duomo armato all’occorrenza di coltello - Malarlevèto:persona gretta, meschina, maleducata. - Marampto: persona maldestra che, pur senza il parkinson, ostenta difficoltà a livello pratico - Mignino: vedi il significato di "cinino". - Mina: alterazione dello status psicosomatico attraverso sostanze lecite e non. - Mozzo: figura carismatica. - Nengue: nevica. "Speramo che nengue domani così n'se va a scola!" - Nòne: esclamazione negativa uterina - Panatta: grande pezzo generalmente de fumo spacciato dai marani - Panaro: pesante piatto di terracotta e cemento con cui si cucina la torta al testo, pietanza di cui vado ghiotto - Peso: aggettivo che qualifica qualcosa che, negativo o positivo che sia, non lascia indifferente - Pescolla: pozzanghera di ridotte dimensioni - Pipino: persona grossolana e volgarmente modaiola - Portare: nel perugino quando si ha la curiosità sui gusti calcistici del prossimo gli si pone tale domanda: "che squadra porti?" - Pregiutto: prosciutto - Salina (fare): marinare la scuola. - Sapone: tipologia di fumo che porta a situazioni di paranoia sfocianti spesso in "bella raga’, io torno a casa” - Scagliare: limonare; è un verbo abusato dagli adolescenti - Scalandrino: due scale messe insieme a forma di V rovesciato - Scapottare: brevi momenti in cui ci si libera dal giogo del super-io - Scatarro: sputacchio ben condito di catarro - Schioppo: 1) tiro di sigaretta o spinello: "Famme fa' 'no schippo, daglie! ". 2) Sostantivo, probabilmente onomatopeico, riferito allo sparo di un'arma da fuoco - Scialito: sgasato - Scorza/scorzone: scappellotto hardcore. "Se continua a rompre l'cazzo glie dò du scorze" - Sdatto: inetto, incapace - Sfragne’: frantumare violentemente qualcosa con una punta di sadismo - Sìe!: Risposta sarcastica ad un'affermazione smargiassa o menzognera . "Ieri ho trombato con Flavia Vento" "Siè!" - Siga’: sigaretta - Sogna: sporco in generale - Sorca: vulva; bella donna - Spaurà: spaventare - Struppio: storpio - Tavola: tipologia di fumo cui rapporto qualità/prezzo è indecente. Meno forte del sapone. Tiene banco nella mia acropoli perchè è inspiegabilmente quadrata e ciò porta la gente a pensare che sia meno tagliata - Tonfo (bere a): bere direttamente dalla bottiglia bypassando l'uso del bicchiere - Tuqui: qui - Tristo: cattivo; di pessima qualità: "Sta ciccia è troppo trista, n'se magna" - Troscia: fango, gora; luogo disagiato - 'Uto: participio passato del verbo prendere - ZZurla (avere la): essere in piena fase ludica e gioconda
SE VI SONO ALCUNI VOCABOLI OMESSI FATELO SAPERE NEI COMMENTI. SI PROVVEDERA' AD AGGIUNGERLI.
Edited by fagu90 - 3/2/2007, 20:47
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